Switch Off Nord Italia

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Agostino
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Switch Off Nord Italia

Messaggio da Agostino »

Ormai sembra sicuro lo slittamento dello Switch Off della Lombardia, del Veneto , del Friuli , dell' Emilia e di parte del Piemonte previsto per la fine di quest'anno.
La decisione definitiva verrà presa la prossima settimana e precisamente il 03 Agosto, ma comunque si deciderà per il rinvio al prossimo anno.
Di conseguenza il nostro Switch Off non potrà essere anticipato al 2011 , come era stato ipotizzato in modo molto ottimistico dal Min. Romani e a cui noi non avevamo comunque creduto.
:(
Agostino
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Re: Switch Off Nord Italia

Messaggio da Agostino »

Da Digital-Sat articolo che parla dello Switch Off previsto alla fine di quest'anno nel Nord Italia e dichiarazione rilasciata dal Patron di TeleLombardia che denuncia come Rai e Mediaset stanno accaparrandosi le frequenze migliori a discapito dell'emittenza Locale (che nel Nord Italia non possiamo definire piccola):

"Secondo quanto riporta Marco Mele su Il Sole 24 Ore, «le emittenti locali hanno chiesto di spostare lo switch off dal 15 settembre almeno al primo novembre, mentre le tv nazionali vorrebbero rispettare la data stabilita. Al momento sembra prevalere uno spostamento di un solo mese, al 15 di ottobre». Le date qui riportate riguarderebbero in ogni caso la Lombardia e il Piemonte Orientale, ovvero le zone che hanno già effettuato lo switch over lo scorso 18 maggio. Per tutte le altre regioni (Veneto, Friuli, Emilia e Liguria) si andrebbe a ruota, rispettando l'ordine di spegnimenti già deciso a gennaio.

Tra le motivazioni che, riporta Mele, giustificano le richieste delle tv locali sono almeno tre quelli di primaria importanza: in primis l'assegnazione, da parte del ministero dello Sviluppo Economico (ancora senza reggente), delle posizioni nella numerazione LCN sul telecomando, secondo il regolamento approvato tempo fa dall'Autorità delle Comunicazioni. Se è assodato che i «canali generalisti nazionali» (sebbene in legislazione non esista tale definizione) andranno nelle posizioni dall'1 al 9, è e sarà battaglia per quelle locali che vorranno stare dal 10 al 19, specie in regioni come la Lombardia dove tali emittenti proprio locali non sono...

La seconda richiesta riguarda le garanzie sul coordinamento con i paesi confinanti, al fine di evitare interferenze con i loro impianti. Mentre la terza concerne il Piano Nazionale delle Frequenze, pronto ad essere impugnato da molte emittenti: quello che le locali cercano è aumentare il numero di frequenze "coordinate". «Il problema, però, non è tanto quando passare al digitale, ma "come" - riporta Mele citando Sandro Parenzo patron di Telelombardia -: vi è stato e vi è un accaparramento delle frequenze, le migliori, da parte di Rai e Mediaset, con altre due date al gruppo L'Espresso per non avere problemi. Per altre frequenze, le peggiori, si scatena una guerra tra poveri. Noi imprenditori televisivi locali, invece di salire con i piedi sul tavolo, ci gettiamo uno contro l'altro sull'ala di pollo gettata da chi ha banchettato con il caviale. E oltre a darci le frequenze peggiori, ci hanno tolto le provvidenze e i contributi».

Tornando, in conclusione, sulle possibili date del rinvio, riportiamo l'ipotesi che viene fatta oggi su Il Mondo. Il settimanale economico del gruppo Rcs prevede che si stia considerando la possibiltà di rimandare tutto alla primavera del 2011. La causa? Le condizioni atmosferiche delle zone montuose: «in autunno - scrive Il Mondo - molte aree lombarde potrebbero presentare problemi tecnici operativi per l'innevamento o comunque il brutto tempo».

Per tutte le risposte del caso basterà attendere la nuova riunione del CNID di martedì 3 agosto prossimo. Anche in questo caso, però, salvo rinvii..."
Agostino
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Re: Switch Off Nord Italia

Messaggio da Agostino »

Adesso è ufficiale: le operazioni di passaggio alla tv digitale terrestre nel Nord Italia, inizialmente previste per il 1° semestre del 2010, poi rinviate al 15 settembre prossimo, prenderanno adesso il via a partire dal 25 Ottobre. A deciderlo è stato ieri 03 Agosto il CNID, Comitato Nazionale Italia Digitale, che nella riunione odierna ha accolto le richieste di rinvio, proposte principalmente dalle emittenti locali, motivate come "problematiche tecniche" da risolvere prima del via.

Queste le nuove date degli switch off:

Piemonte orientale: 25/10-27/11
Lombardia: 2/11-27/11
Emilia Romagna: 24/11-3/12 (in attesa di conferma)
Veneto: 1/12-13/12
Friuli Venezia Giulia: 6/12-16/12
Liguria : posticipata al 2011

Da Digital-Sat i commenti di Davide Rossi (Direttore generale AIRES) e Andrea Ambrogetti (Presidente DGTVi):

" Davide Rossi, direttore generale di Aires (Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati), ha così parlato a nome dell'intero settore della distribuzione: «Siamo molto preoccupati da questo slittamento, tra l’altro più importante di quanto fosse emerso nell’incontro di fine luglio. Lo siamo sia perché è indubbio che questa decisione avrà ripercussioni economiche sulle imprese della nostra filiera ma avrà anche ricadute poco positive sul fronte del servizio che potremo garantire ai cittadini/clienti coinvolti in questo passaggio tecnologico».

«Il viceministro Romani - ha proseguito Rossi - ha ricondotto la decisione a motivazioni di ordine tecnico che possiamo anche comprendere, ma ciò non toglie che sia la distribuzione che i brand della CE si trovano ora di fronte a un calendario rivoluzionato e compresso, che si accavalla con i picchi logistici e di vendita natalizi e in cui la filiera si misura con milioni e non centinaia di pezzi, fra l’altro facili all’obsolescenza».

«Come è nello stile della nostra associazione - ha concluso Rossi - non vogliamo muoverci con prese di posizione forti che tra l’altro non sortirebbero alcun effetto in questo momento, bensì vogliamo continuare a lavorare». Sulle stesse posizioni starebbe anche l'Anitec, Associazione Nazionale Industrie Informatica, Telecomunicazioni ed Elettronica di Consumo, presente anch'essa nella riunione del CNID.

AMBROGETTI (DGTVI) – «La decisione odierna del Comitato Nazionale Italia Digitale, presieduto dal Vice Ministro Paolo Romani, conferma lo switch-off del Nord Italia entro la fine dell’anno. E’ questo un motivo di soddisfazione – spiega Andrea Ambrogetti, Presidente DGTVi – per gli operatori televisivi che riconoscono al ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento Comunicazioni la serietà per la conferma degli impegni assunti. Tra la fine di ottobre e la fine di novembre sono infatti cinque le regioni (Piemonte Orientale, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia) che abbandoneranno definitivamente l’analogico: a quella data oltre il 70% della popolazione italiana riceverà la televisione unicamente in digitale. Si tratta di un passo decisivo verso la transizione definitiva che, ci auguriamo, possa concludersi in tutta Italia entro il 2011. Nonostante le difficoltà oggettive, è prevalso tra tutte le componenti (Emittenti nazionali e locali, Ministero, Autorità, Regioni, operatori e consumatori) il senso di responsabilità per mantenere sostanzialmente inalterato il processo di digitalizzazione così come era stato pianificato. Da oggi si avvia l’impegno di tutti per assicurare sia in termini di investimenti tecnici sia in termini di comunicazione il successo di questo impegnativo passaggio che nei prossimi mesi coinvolgerà oltre 20 milioni di cittadini italiani»."
Agostino
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Re: Switch Off Nord Italia

Messaggio da Agostino »

Venerdì 20/08/2010 sulla Gazzetta Ufficiale sono state pubblicate ufficialmente le date dello Swich Off del Nord Italia da effettuarsi nei prossimi mesi autunnali . Tutto confermato rispetto alle precedenti comunicazioni.
Di seguito rielenco le date:

Piemonte Orientale e Lombardia
(incluse province di PR e PC): Dal 15/10 al 26/11

Emilia Romagna: Dal 27/11 al 02/12

Veneto (incluse province di MN e PN): Dal 30/11 al 10/12

Friuli Venezia Giulia: Dal 3/12 al 15/12

Liguria : posticipata al 2011
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televideo69
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Re: Switch Off Nord Italia

Messaggio da televideo69 »

DTT: Agcom verso l’assenso alle richieste delle tv locali ?
Da UE atteso ok per destinazione canali 61-69 Uhf !!!

(da NewsLinet)
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Mentre è attesa la decisione dell'Agcom sulla richiesta delle tv locali di ripristinare l'elenco previgente dei canali riservati dal Piano delle Frequenze agli operatori di rete nazionali (attuali e nuovi entranti), giunge notizia che questa settimana l'UE si potrebbe esprimere su una data coordinata di destinazione dei canali dal 61 al 69 UHF per il potenziamento di internet wireless.
La notizia non è di poco conto, perché, se da una parte Agcom potrebbe anche dare il proprio assenso alle richieste delle tv minori, la cui protesta aveva portato all'interruzione dei tavoli tecnici di martedì scorso, la destinazione a breve (si parla del 1° gennaio 2013) di importanti risorse radioelettriche allo sviluppo di nuovi servizi attraverso la banda larga in mobilità che possano raggiungerà la quasi totalità dell'utenza, allarma le televisioni dell'area tecnica 3 (Lombardia e Piemonte orientale), che temono una forzata condivisione delle poche frequenze disponibili con la conseguente riproposizione di quegli stati interferenziali che si pensava di mettere alle spalle con l'abbandono dell'analogico. E invece, se davvero si vorrà accontentare tutti, il riutilizzo (attraverso soluzioni k-SFN o MFN) della medesima frequenza su bacini (interprovinciali, provinciali e subprovinciali) sarà inevitabile.
La tv 2.0 potrebbe così essere alle prese con esigenze di "compatibilizzazione", "razionalizzazione" e "ottimizzazione" (concetti tecnico-giuridici inconcepibili all'estero) già dal giorno dopo lo switch-off.
Intanto non si placa la polemica intorno all'impiego, su autorizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico, del canale UHF 58 (la migliore risorsa del dividendo digitale da assegnarsi con il beauty contest le cui regole sono state esaminate la scorsa settimana da Agcom) nelle aree già digitalizzate per la sperimentazione dell'HD di Mediaset.
Così il segretario del PD Pier Luigi Bersani alla festa democratica di Torino: "Il governo rinunci all’ossessione del controllo sull’universo televisivo.
Si mettano immeditamente in gara le frequenze liberate dal digitale terrestre e incassiamo un po’ di quei miliardi e investiamo dei soldi subito sulla conoscenza e sul sapere”.
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