Info e news generiche sul DAB/DAB+/DMB
Inviato: 12/09/2024, 20:41
DAB. I beauty contest spaventano e allora si ipotizzano accordi in extremis. Meglio pianificazioni preventive di capacità che esclusioni
L’alea del beauty contest semina comprensibili timori tra consorzi DAB con assetti non particolarmente sbilanciati in termini di punteggi conseguibili. Così, in qualche caso, si tenta, in limine litis, di definire accordi tattici in luogo di quelli strategici che avrebbero dovuto essere assunti all’apertura dei giochi.
Viceversa, chi ha la convinzione di non avere chance verso il concorrente (e conseguentemente potere negoziale) preferisce ricorrere alla giustizia amministrativa, all’evidenza puntando più che altro a dilatare i tempi di definizione dell’assetto finale (che ovviamente non cambierà). Chiaramente, non sono i beauty contest di principio, cioè le competizioni su una specifica risorsa radioelettrica pur in presenza di altre disponibili e non richieste, quelli che spaventano, quanto le gare nelle aree tecniche dove i diritti d’uso sono inferiori al numero di partecipanti in possesso di punteggi presumibilmente equivalenti.
Salti nel vuoto
I lanci senza paracadute, come li avevamo definiti sin dall’esordio delle procedure (quando evidenziavamo come fosse consigliabile abbracciare scelte strategiche con una visione a lungo termine), hanno elevate probabilità di concludersi con uno schianto.
Sulla base di questi presupposti, ad alcuni è evidentemente parso più utile rispondere ad esigenze contingenti.
Accordi in extremis
Così, per evitare un’esclusione che lascerebbe nell’immediato a piedi i soci di un consorzio, a quanto risulta a NL, in prospettiva delle audizioni preliminari (ai beauty contest) che saranno disposte dal MIMIT, si stanno valutando accordi di migrazione di soci o di sola collocazione di capacità trasmissiva su network provider già assegnatari diretti di diritti d’uso oltre che, chiaramente, su quello che godrà della rinuncia dell’altro operatore di rete alla gara.
Soluzione intelligente
Sia chiaro: la migrazione (ancorché tardiva) di soci o anche il semplice acquisto di banda come fornitori indipendenti è una soluzione intelligente e sicuramente preferibile rispetto a ricorsi che renderebbero instabile il sistema per anni.
Capacità ricettiva
Con l’aggravante che i soci del consorzio soccombente, che aveva puntato tutto sul ricorso al giudice amministrativo senza poi ottenere soddisfazione (od ottenendola troppo tardi), potrebbero sentirsi rispondere alla reception degli enti consortili assegnatari che, nel frattempo, la capacità trasmissiva è andata esaurita.
Pragmatismo
Una soluzione che nient’altro è che l’applicazione del pragmatico detto meneghino: “piuttosto che niente, è meglio piuttosto”.
I beauty contest ridotti all’essenziale
Ben venga, quindi, qualsiasi definizione tattica che riduca i beauty contest al minimo.
Per la lettura completa consultare il link: www.newslinet.com/dab-i-beauty-contest- ... esclusioni
L’alea del beauty contest semina comprensibili timori tra consorzi DAB con assetti non particolarmente sbilanciati in termini di punteggi conseguibili. Così, in qualche caso, si tenta, in limine litis, di definire accordi tattici in luogo di quelli strategici che avrebbero dovuto essere assunti all’apertura dei giochi.
Viceversa, chi ha la convinzione di non avere chance verso il concorrente (e conseguentemente potere negoziale) preferisce ricorrere alla giustizia amministrativa, all’evidenza puntando più che altro a dilatare i tempi di definizione dell’assetto finale (che ovviamente non cambierà). Chiaramente, non sono i beauty contest di principio, cioè le competizioni su una specifica risorsa radioelettrica pur in presenza di altre disponibili e non richieste, quelli che spaventano, quanto le gare nelle aree tecniche dove i diritti d’uso sono inferiori al numero di partecipanti in possesso di punteggi presumibilmente equivalenti.
Salti nel vuoto
I lanci senza paracadute, come li avevamo definiti sin dall’esordio delle procedure (quando evidenziavamo come fosse consigliabile abbracciare scelte strategiche con una visione a lungo termine), hanno elevate probabilità di concludersi con uno schianto.
Sulla base di questi presupposti, ad alcuni è evidentemente parso più utile rispondere ad esigenze contingenti.
Accordi in extremis
Così, per evitare un’esclusione che lascerebbe nell’immediato a piedi i soci di un consorzio, a quanto risulta a NL, in prospettiva delle audizioni preliminari (ai beauty contest) che saranno disposte dal MIMIT, si stanno valutando accordi di migrazione di soci o di sola collocazione di capacità trasmissiva su network provider già assegnatari diretti di diritti d’uso oltre che, chiaramente, su quello che godrà della rinuncia dell’altro operatore di rete alla gara.
Soluzione intelligente
Sia chiaro: la migrazione (ancorché tardiva) di soci o anche il semplice acquisto di banda come fornitori indipendenti è una soluzione intelligente e sicuramente preferibile rispetto a ricorsi che renderebbero instabile il sistema per anni.
Capacità ricettiva
Con l’aggravante che i soci del consorzio soccombente, che aveva puntato tutto sul ricorso al giudice amministrativo senza poi ottenere soddisfazione (od ottenendola troppo tardi), potrebbero sentirsi rispondere alla reception degli enti consortili assegnatari che, nel frattempo, la capacità trasmissiva è andata esaurita.
Pragmatismo
Una soluzione che nient’altro è che l’applicazione del pragmatico detto meneghino: “piuttosto che niente, è meglio piuttosto”.
I beauty contest ridotti all’essenziale
Ben venga, quindi, qualsiasi definizione tattica che riduca i beauty contest al minimo.
Per la lettura completa consultare il link: www.newslinet.com/dab-i-beauty-contest- ... esclusioni